IL 25 APRILE RICORRE IL 14 ESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DEL NOSTRO PARROCO DON GIULIO FAZIO

IL 25 APRILE RICORRE IL 14 ESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DEL NOSTRO PARROCO DON GIULIO FAZIO

LA PAGINA DEDICATA A DON GIULIO
LA PAGINA DEDICATA A DON GIULIO

Il 25  aprile ricorre nella comunità di Feroleto Antico l’anniversario della scomparsa di don Giulio Fazio, nativo del luogo e che per circa dieci anni ha guidato la parrocchia di Santa Maria Maggiore. Don Giulio, scomparso il 25 aprile del 1999, è stato un parroco che coltivava, oltre alla passione per la pittura, anche quella per la poesia dialettale. Di lui come parroco ho già scritto tanto in passato ma ora vorrei soffermarmi un po sulla sua vena poetica alla luce di un articolo che mi è capitato tra le mani pochi giorni fa e che parla appunto della sua  passione per la poesia. L’articolo è stato pubblicato nel 1983 a firma di don Natale Colafati su Calabria Letteraria. Don Natale nella sua recensione scrive così….” Mi è capitata la buona ventura  di imbattermi in un umile ma autentico poeta, degno erede dei più illustri e grandi poeti calabresi: Giulio Fazio……” . Poi don Natale prosegue “….nato nel 1940 a Feroleto, dove vive, dal carattere schivo e naturalmente avverso

LA COPERTINA DI CALABRIA LETTERARIA
LA COPERTINA DI CALABRIA LETTERARIA

ad ogni ufficialità ma dalla sensibilità viva, pronta a cogliere ogni sfumatura di ciò che lo circonda, e dall’ispirazione genuina che nobilita ciò che tocca e si esprime in forme limpide e piacevoli, che penetrano nelle fibre più intime  come una boccata di ossigeno puro e spingono ad un nuovo cammino con ritrovata lena…. E’ un umanità sofferta quella del Fazio oscillante tra l’osservazione timida e staccata e la compartecipazione responsabile. In questa  altalena di sentimenti il severo giudizio morale si piega da trilussiana condanna ed astensione, quasi smarrita, da ogni giudizio. Ed i fatti scorrono e le persone si avvicendano con le loro piccole storie, rifiutando ogni verbosa valutazione..” e così via potremmo continuare con la recensione che don Natale Colafati ha pubblicato ben trenta anni fa su questo poeta che ha indossato l’abito religioso sin da giovane. Ricordiamo che a don Giulio il Comune di Feroleto Antico gli ha intitolata sia una piazzetta che l’istituto comprensivo. A chi non lo ha conosciuto voglio solo consigliare di andarsi a leggere le sue tre raccolte poetiche: “Rucciuli”, Fasano Editore, Cosenza 1979,  “Serratura do tuttu”, Feroleto Antico 1981,”Pruverata alla fhine”, Feroleto, 1982 e resterà stupito  dal suo modo di raccontare la realtà vissuta nei piccoli e poveri paesi del su..  Ma voglio solo riportare una sua breve poesia che ci fa cogliere la semplicità nella descrizione di alcuni particolari aspetti del paese.

 

 

(Franco Falvo)

 

QUADRETTI DO SU

Quattru viacchj jettati

A nn’angulu ‘e na via

L’amu visti pittati

O a nna fotografia.

Ma ‘a rialtà è cchju nnira:

ccà nu vìacchiu ‘a partita

si vo ffare na sira,

se fha ‘i cumpagni ‘e crita.

(Don Giulio Fazio)

 

 

 

Franco Falvo

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