le donne mentre preparano le grispelleLa Grispellissima. Una festa molto popolare a Feroleto Antico è la Grispellissima. Questa festa che ha più il sapore della sagra casareccia e che risale a pochi decenni fa  viene celebrata ogni anno nel giorno dell’Immacolata, ossia l’8 dicembre. La prima Grispellissima è stata organizzata nel 1974 quasi a livello familiare e poi, man mano che si è andati avanti negli anni, essa è divenuta una sagra capace di richiamare centinaia di persone del circondario. Essa si può definire una festa fatta in casa e a darne testimonianza  sono le caratteristiche “grispelle”, dolce tipico locale fatto con patate, farina, lievito e fritte nell’olio, che vengono fatte e distribuite gratuitamente alla gente . Possiamo ritenere che la festa  più attesa dell’anno per  la piccola comunità di Feroleto è la festa della Madonna Immacolata che viene festeggiata nel mese di agosto quando il paese dal punto di vista abitativo è molto vivo e rigoglioso soprattutto per la numerosa presenza degli emigrati. La festa della Madonna Immacolata consiste in una celebrazione religiosa ed in una celebrazione civile. I festeggiamenti religiosi si svolgono nella chiesa di Santa Maria Maggiore  a Feroleto centro e consistono nella celebrazione della santa messa e in una processione per le vie del paese con la statua della madonna Immacolata.

LA STATUA DI SAN SILVESTRO A FEROLETO

LA STATUA DI SAN SILVESTRO A FEROLETO

Una festa che ultimamente ha acquistato risonanza a Feroleto Antico è quella del santo patrono, e cioè la festa di San Silvestro che si festeggia ogni anno il 31 dicembre. Comunque da alcuni anni in questo giorno si è rispolverata la tradizione di portarlo in processione dalla frazione Cardolo nella chiesa di Santa Maria Maggiore dove si prega, si canta e dove la statua  viene deposta vicino all’ingresso principale. In passato venivano celebrate tante altre feste  e ricorrenze come la natività della Vergine Maria, festa rispolverata dal compianto parroco di Feroleto, don Giulio Fazio, scomparso nel 1999. La festa viene attualmente celebrata nel mese di settembre con una processione all’interno della chiesa con la il quadro della natività, famoso dipinto conservato nella chiesa madre e che rappresenta appunto la natività della Madonna. Anche Feroleto Scalo ha la sua festa ed è dedicata a Santa Barbara che viene festeggiata la prima domenica di dicembre.

Fra le altre feste minori abbiamo quella che si celebra nella frazione di  Polverini la statua Madonna dell'Addolorataquarta domenica di agosto dedicata alla Madonna dell’Assunta, quella nella frazione  Vaiola  in onore della Madonna Immacolata, e poi abbiamo nella frazione Ievoli la festa della Madonna Addolorata che si celebra la prima domenica di settembre; un’altra festa tipicamente  civile e che si svolge da pochissimi anni a Feroleto centro è il C.U.D.U. ( cucchiaru d’uaru)   che consiste in una gara gastronomica tra rioni.

madonna dipodi 2013Ma una festa molto importante che ha risonanza in tutta la Calabria  è quella che si svolge ogni anno al santuario mariano di Dipodi il giorno di ferragosto. Migliaia di persone tra il 14 ed il 15 agosto giungono da ogni parte della Calabria per rendere omaggio alla Madonna ritenuta da molti miracolosa. Ogni anno,  nelle prime ore dell’alba del 15 agosto , centinaia di pellegrini , seguendo una vecchia tradizione, e inneggiando lungo il percorso canti e preghiere,  giungono al santuario per ascoltare la santa messa e rendere omaggio alla Madonna. Molti ancora, per lo più per devozione, percorrono il tragitto scalzi .

Notevole significato per il popolo acquistano le grandi feste cristiani. Sia il Natale che la Pasqua vengono vissuti con grande spiritualità e devozione cristiana. In questi due momenti più importanti dell’anno la gente si raccoglie in veglie di preghiera e in momenti di meditazione personale. Molti aspettano questi giorni per confessarsi e fare comunione. Anche il Capodanno è un

U BAMBINELLU IN VISITA ALLE FAMIGLIE

U BAMBINELLU IN VISITA ALLE FAMIGLIE

grande giorno di festa. All’alba del primo gennaio comincia a girare per le famiglie del paese, portato da un gruppo di giovani, il “Bambinello”, piccola statua di Gesù bambino,  al quale si invocano benedizioni per la casa. Accompagna la presentazione del Bambinello la dolce melodia della zampogna. Gli anziani ricordano che una volta  in queste occasioni si girava tutta la notte per le case del paese cantando “la strina”. Oggi questa usanza è completamente scomparsa. La notte di Capodanno non c’è l’usanza di buttare tutte le cose vecchie dalla finestra, ma c’è l’abitudine di far festa in famiglia in un clima di serenità oppure di trascorrere le notti nei cosiddetti “veglioni di fine anno”.