…QUANDO LE PERSONE POSSONO CAMBIARE LA STORIA DI UN PAESE E FARE LA DIFFERENZA……..

…QUANDO LE PERSONE POSSONO CAMBIARE LA STORIA DI UN PAESE E FARE LA DIFFERENZA……..

CASA NARDO IN VIA ROMA

CASA NARDO IN VIA ROMA

“………..Ed allora cominciai a riferirle del periodo in cui a Feroleto venne inviato un prete molto attivo e che in pochi anni riuscì, con il suo modo di porsi agli altri e con i suoi metodi un po autoritari, a portare un cambiamento positivo in paese. Ancora frequentavo le scuole medie quando giunse nella nostra parrocchia e tutti ne restammo attratti, quasi rapiti dal suo modo di saperci coinvolgere e di saper trascinare tutti i parrocchiani nelle iniziative che intraprendeva. Secondo me, il successo delle iniziative che portava avanti, nasceva da due elementi fondamentali per essere un sacerdote attivo e convincente: un carattere forte e deciso, risultanze di una preparazione teologica molto approfondita e la volontà a perseguire e concretizzare i progetti anche quando questi sembrano utopie. Lui aveva queste doti e non faticò molto a coinvolgere tutti noi giovani nelle iniziative che portava avanti trascinando anche l’intera comunità alla vita parrocchiale.

Con lui il paese attraversò un periodo “rivoluzionario “; tutti si sentivano chiamati a collaborare e rimanevano quasi affascinati da questa figura religiosa forte e stimata. Era instancabile, tenace e persistente ed in breve tempo con i suoi progetti che spaziavano dagli incontri di catechesi agli incontri culturali, dalle rappresentazioni teatrali all’ organizzazione di campeggi estivi, dalle iniziative umanitarie a favore dei ceti più deboli a gite e scampagnate varie, riuscì a radunare tutta la comunità. Con il suo modo di fare e con la sua intensa carica interiore, sicuramente determinata da una fede ben salda, aveva intrapreso tanti progetti che ancora continuavano a dare buoni frutti. Tra questi la creazione della casa degli Anziani, la designazione di tre suore al paese, la nascita di un gruppo parrocchiale ben preparato ed assiduo frequentatore  delle funzioni domenicali.

L’unica nota dolente che ricordavo era che anche questo parroco, quando fu ristrutturata la chiesa matrice – così come avevano fatto altri parroci prima di lui e come avevano fatto tutti gli amministratori di Feroleto Antico  – non badò affatto all’aspetto storico  del paese. E così, quando fu rimesso a nuovo il pavimento della chiesa matrice, vennero alla luce una serie di cripte ben conservate nelle quali erano ancora custodite le ossa e i cimeli di alcuni personaggi locali seppelliti sul finire dell’ottocento. Il parroco, anziché badare alla tutela storica dell’edificio, garantendo per quanto possibile  la conservazione di qualcuna di queste tombe, fece procedere al totale interramento di tutto quanto contenuto sotto il pavimento nonchè ad una ristrutturazione dell’ antico edificio sacro totalmente in chiave moderna quando invece sarebbe bastata un po di buona volontà a salvaguardare quel poco di “antico” che avevamo. La chiesa sarebbe divenuta un luogo più accogliente e grazioso, visitato ed ammirato anche da gente di fuori paese.

Ma l’epoca “rivoluzionaria” portata nella parrocchia da questo parroco durò solo dieci anni forse perchè qualcuno ritenne che in questo piccolo paese le sue capacità intellettive e di realizzazione erano sprecate. Così fu designato a ricoprire un incarico più importante , quello di rettore del seminario regionale, e il suo posto fu ricoperto da un nuovo sacerdote………..”

(Tratto dal romanzo di Franco Falvo: Non nascondermi il tuo volto, ed. la Rondine, 2007) 

Franco Falvo

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