VENERDI’ PROSSIMO AL TEATRO UMBERTO DI LAMEZIA TERME LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARCELLO VITALE

VENERDI’ PROSSIMO AL TEATRO UMBERTO DI LAMEZIA TERME LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARCELLO VITALE

10386353_10206970034038977_6147753071457586651_nIl Rotary Club Lamezia Terme ha organizzato per venerdì 27 marzo 2015, alle ore 18.00, a Teatro Umberto, l’evento di presentazione del libro “Revolution” di Marcello Vitale, Koinè Nuove Edizioni, maggio 2014.

Dopo l’introduzione della Dr.ssa Raffaella Gigliotti – Presidente del Rotary Club Lamezia Terme, interverranno: Prof. Antonio Bagnato (docente di storia e filosofia); Prof. Rino Caputo (Ordinario di Letteratura Italiana Università Roma Tor Vergata); Prof. Francesco Bruno (criminologo). 

Marcello Vitale, alto magistrato della Corte di Cassazione e Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Roma, nato in Calabria, si è trasferito agli inizi della sua carriera a Torino. Ivi, durante la contestazione studentesca e gli albori del terrorismo, ha svolto le funzioni di sostituto Procuratore della Repubblica. Rientrato in Calabria, è stato titolare della Corte di Assise di Catanzaro, Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme e Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro. Si è occupato di numerosi procedimenti a carico di pericolose Organizzazioni Criminali, ricevendo gravi minacce. È stato inoltre Presidente della Giunta Distrettuale A.N.M. della Magistratura Calabrese. Autore di sette raccolte di poesie, gli sono stati attribuiti diversi premi e riconoscimenti riportando l’apprezzamento di prestigiosi critici letterari, e tra i tanti, Giancarlo De Cataldo e Walter Pedullà.

Nel ’68, a Torino, un’avvincente storia di amore tra una studentessa operaista e un magistrato venuto dal profondo Sud, militanti per formazione socio-culturale su barricate ideologiche diverse ma uniti dalla passione per la poesia. La storia affronta le profonde lacerazioni fra Nord e Meridione d’Italia, lo sfruttamento dei lavoratori, l’emigrazione, la condizione di subalternità delle donne, il dilagante potere criminale sull’intero territorio delle organizzazioni ‘ndranghetiste con relative diramazioni politiche. E ancora, dall’interno del Sistema, la serrata critica all’apparato giudiziario e alla mentalità non di rado retriva dei suoi operatori.

 

Franco Falvo

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