1857 CONVENTO DI SANT’AGOSTINO A FEROLETO ANTICO
Del convento degli agostiniani di Feroleto Antico ne abbiamo parlato diverse volte, ma per integrare quello che è stato detto e comprendere la grandiosità di questo edificio religioso nei suoi primi secoli di vita, riporto qui a lato copia di alcuni schizzi ricalcati dal nostro concittadino Totonno Torchia da un manoscritto del 1857 conservato nell’ archivio storico di Napoli, e che io ho conservato nel museo di Feroleto. Da questi schizzi si comprende benissimo che a Feroleto c’era una grande religiosità con la presenza di molti monaci e di importanti edifici religiosi. Il monastero degli agostiniani ( ma non dimentichiamoci che avevamo anche un monastero dei santi Filippo e Giacomo) è andato distrutto tra la fine del 1800 e l’inizio del mentre la chiesa che si conservava bene e poteva essere ristrutturata insieme all’orto e che apprendiamo da missiva di de Poi la chiesa nel corso degli anni è andata lentamente in rovina e i ruderi anziché essere protetti e valorizzati nel 1977 sono stati demoliti con un provvedimento dell’amministrazione comunale del tempo per costruirvi una moderna scuola media. Dalla signora Sergi fu chiesto l’annullamento della delibera del consiglio comunale di Feroleto Antico n. 20 del 23 luglio 1977 con la quale si approvava la demolizione del sacro edificio. Ma tale appello rimase senza esito e senza riscontro provvedendo – malgrado la volontà contraria di molti cittadini- alla sua definitiva cancellazione. Ricordiamo ancora una volta che prima della costruzione del monastero nel rione Castello a Feroleto Antico avvenuta nel 1604, il convento degli 
agostiniani era situato nella parte bassa del paese, in una località denominata Coltura e che oggi fa parte del territorio di Pianopoli: l’attuale frazione Palazzo. Nel periodo compreso tra gli anni 1774 e 1886 il loro grandioso convento di Feroleto fu soppresso per ben tre volte: una volta nell’anno 1784 dalla Cassa Sacra in quanto esso era costituito solo da dodici frati; la seconda volta nel 1809 dai francesi ed infine una terza volta , nell’anno 1886, e fu quella definitiva, dal Governo italiano. Pertanto si suppone che nel 1886 l’edificio essendo ancora abitato da monaci era in buono stato così come ci appare negli schizzi del 1857. Poi come tutte le cose lasciate incustodite ha fatto la sua definitiva scomparsa! Ma è bene che i giovani sappino queste cose. Franco Falvo
