ALCUNI ARTICOLI SUL MIO LIBRO Il coraggio di cambiare

ALCUNI ARTICOLI SUL MIO LIBRO Il coraggio di cambiare

Diversi quotidiani e periodici hanno parlato del mio libro. Soprattutto i giornali online ed alcune agenzie di stampa si sono interessate al tema che ho trattato in questo lavoro e che è il tema dell’emigrazione. Persino un agenzia di stampa francese ha riportato ampiamente un servizio sulla manifestazione di presentazione.  Qui riporto solo un articolo pubblicato su Le5Wnews nella pagina cultura a firma del giornalista Pasquale Roppa. Comunque a breve sarà disponibile anche  in edizione tedesca.

Le5Wnews Cultura

“Il Coraggio di Cambiare: storia, pensieri e fede di un emigrante”. È il titolo che Franco Falvo ha scelto per raccontare la sua storia. La storia di un calabrese che a cinquant’anni si è visto costretto a lasciare paese, affetti e amici per reiventarsi altrove: a Basilea nella parte nord occidentale della Svizzera.Una storia emblematica, quella di Falvo, che ha tra l’altro alle sue spalle pubblicazioni storico letterarie e anche un lungo percorso giornalistico maturato sulla stampa locale. Una storia personale che smette di esser tale per diventare vicenda collettiva e che ci mette davanti una queste sociale di rilievo.  L’emigrazione all’incontrario, un fenomeno in crescita nel nostro Pese.L’idea che abbiamo avuto in passato dell’emigrato era quella di un cinquantenne o sessantenne che, dopo aver vissuto per alcuni decenni all’estero, se poteva, ad un certo punto della sua vita, se ne tornava nel suo paese di origine. Quasi sempre un paesino del meridione d’Italia.Falvo fa l’opposto, o meglio è costretto a fare l’opposto. A cinquant’anni deve fare il percorso contrario. La domanda che sporge spontanea è che cosa può spingere una persona matura, con un consistente bagaglio di esperienze, ad una scelta così singolare. Ebbene, se uno lascia o deve lasciare il proprio Paese di origine a cinquant’anni qualcosa o più di qualcosa non ha funzionato. Soprattutto se non si tratta di una scelta di semplice miglioramento della propria posizione lavorativa, ma di scelta obbligata, legata alla necessità. Allora vuol dire che il sistema sociale non va, che la politica non fa il suo, che chi governa non fa il giusto.     Qualche giorno fa Franco Falvo è ritornato per qualche giorno nel suo paesino di origine, Feroleto Antico, in provincia di Catanzaro per presentare il suo libro.  Lo ha fatto davanti ad un numeroso pubblico  a dimostrazione dell’affetto e della grande stima che questa comunità ha per il suo scrittore emigrato. L’opera “Il coraggio di cambiare, storia, pensieri e fede di un emigrato” edito da GrafichEditore  è un  libro, a metà tra il racconto autobiografico ed il saggio storico, in 300 pagine.  narra le vicende dell’autore  in seguito ad una emigrazione non voluta all’età di 50 anni e che lo ha portato a vivere esperienze di vita.Il lavoro -come chiarisce l’autore nella premessa- nasce dal desiderio di narrare le sue personali esperienze, maturate fuori dalla Patria, e ciò viene fatto attraverso un racconto degli eventi più importanti che hanno caratterizzato la sua vita di emigrato. Un’ esistenza -quella dell’autore- che ha subito notevoli cambiamenti conducendolo attraverso un percorso di maturazione psico-fisica, ad una nuova nascita interiore. La narrazione autobiografica di queste vicende vissute tra la Germania e la Svizzera, trova sempre agganci e rievocazioni con alcuni eventi della sua giovinezza vissuta in Calabria e a volte anche con le esperienze della sua età matura, un passato che rimane sempre in ombra nell’autore ma che riaffiora continuamente in determinate situazioni.Il protagonista del libro, che emigra da Feroleto Antico, un piccolo paese posto nel centro della Calabria, puo’ essere definito un emigrante del terzo millennio, costretto a lasciare alle spalle il suo grazioso paesello collinare, ricco di storia e di tradizioni e, ad estrarre le armi, per combattere duramente contro un nemico continuamente in agguato che cerca in tutti i modi di scoraggiarlo e di soggiogarlo. Ma il protagonista non si dà mai per vinto ed intraprende questo lungo ed interminabile viaggio, combattendo contro nemici impensabili come l’arroganza dei sui stessi connazionali, che cercano di schiavizzarlo e di approfittare della sua disponibilità in diversi modi, combattendo contro una iniziale difficoltà nell’ inserimento sociale e lavorativo, a causa della non conoscenza della lingua tedesca e dello svolgimento di lavori manuali, che gli erano stati proposti, e che erano del tutto diversi da quelli che aveva praticato nella sua vita. Ed ancora lottando contro la solitudine e la lontananza della sua terra e dalla sua famiglia, pensieri che continuamente riaffioravano nella sua mente con crisi di nostalgia e di amarezza per il distacco familiare, lottando contro il sopraggiungere di un Virus letale, “il Coronavirus”,  che lo costringe ad un maggiore isolamento  e a maggiori sacrifici dovendo percorrere a piedi sino a ben oltre dieci chilometri al giorno, tra mattina e sera,  per recarsi sul posto di lavoro e dare inizio ad lunga giornata di lavorativa, fatta di tredici-quattordici ore e per di piu’ senza riposo settimanale. Ed ancora l’autore è costretto a confrontarsi tra varie ideologie cristiane che cercano di conquistare la sua anima per convertirla. Dopo questa ampia narrazione sulle sue personali vicende di emigrante, il lavoro si integra e si conclude con la pubblicazione di una inedita documentazione storico-fotografica dei primi anni del 1900, riguardante l’’emigrazione di numerosi cittadini di Feroleto Antico, piccolo paese situato nel centro della Calabria.                                                    Pasquale Roppa

 

Franco Falvo

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