QUALCHE MEDITAZIONE PER RICORDARE DON GIULIO FAZIO

QUALCHE MEDITAZIONE PER RICORDARE DON GIULIO FAZIO

Esattamente 24 anni fa- era il 25 aprile del 1999-  don Giulio Fazio è ritornato nella casa del Padre. Quasi un quarto di secolo, ma il suo ricordo non è mai svanito dalla comunità di Feroleto Antico che da lui ha ricevuto tanto. Non voglio nuovamente ripetere in questo articolo la storia della sua vita e delle numerose testimonianze che ci ha lasciato e che ho già pubblicato in un libro edito nel 2015 o della quali ne ho accennato in diversi articoli che potrete leggere sul mio sito di informazione www.cittadiferoletoantico.eu .

Ma questa volta lo voglio ricordare semplicemente con due sue brevi meditazioni annotate nel suo diario quando aveva 21 anni e quando si era spogliato dell’abito talare per essere nominato sacerdote. Inoltre riporto anche una sua brevissima poesia dialettale per sottolineare la sua sensibilità poetica ma anche la sua unicità come poeta dialettale feroletano.

Credo che ogni tanto ci puo’ tornare utile meditare su quello che gli altri ci trasmettono.

 

30 SETTEMBRE 1961. S.E. Mons Vescovo ci ha fatto visita. Eeravamo soltanto 9 i rimasti dei seminaristi nicastresi. Ci ha detto che attende una generazione nuova di preti, di preti soprattutto poveri. Ci ha invitato ad una lotta senza questioni all’egoismo. Il Signore ci darà tanti aiuti quest’anno ma è necessario che noi collaboriamo con Lui spogliandoci di noi stessi. Con l`aiuto della Madonna riusciremo. Infine ci ha dato la benedizione. Ancora un invito, Signore, a farmi Santo? Cosa aspetto ancora?

 

1 NOVEMBRE 1961. FESTA DI TUTTI I SANTI. Vestizione dei nuovi alunni.

Quasi due anni Signore, son passati dacché, abbandonando l’abito secolare, mi sono investito della sacra divisa. Posso veramente dire di essermi svestito  dell’uomo vecchio?

Disciplina, morte a me stesso e al mondo, candore dell’anima, significato del colletto, sottana, sono stati grida al mio lavoro di formazione al Sacerdozio?

Ed ancora: nemmeno un anno è passato dacchè con la sacra tonaca sono entrato a far parte del clero. Posso dire che “domini pars eta” sia stato veramente il motto delle mie azioni? Perdona, Gesu’, le mie infedeltà. Perdonami. Ho scelto la beatitudine. “Beati qui lugent” come programma di questo mese. Beati quelli che piangono per il tempo dietro alla vanità del mondo ed al peccato. Vorro’ essere piu’ mortificato in tutto.

 

Sugnu vivu

Daccussi mi nde vaju,

smullicatu,

scatrejatu

e a ttenimicacaju.

Eppuru sugnu vivu

ciali sonnandu nuavi

e tterra nova

e ttruavu ancora

`a forza ppe mmu ridu.

                       don Giulio Fazio

Franco Falvo

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