IL TERZO EMIGRATO A RACCONTARCI LA SUA STORIA E’ LA SCRITTRICE ROSETTA FAZIO

IL TERZO EMIGRATO A RACCONTARCI LA SUA STORIA E’ LA SCRITTRICE ROSETTA FAZIO

Il terzo emigrato a raccontarci la sua storia è Rosetta Fazio, scrittrice ed autore un romanzo fresco di stampa: “ Il mendicante e l’angelo di cristallo” pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. L’autrice oggi vive nella Svizzera italiana. Emigrata tanti anni fa da Feroleto Antico anche lei per motivi di lavoro, oggi lavora come docente. Da autodidatta, studia grafologia, seguendo la sua indole di esploratrice dell’animo umano. La ricerca di sé passa attraverso la conoscenza degli altri. Prova a dipingere con la penna ciò che vede il cuore, per rendere visibile l’invisibile. La sua spinta focale è credere nella consapevolezza che “La conoscenza rende liberi”. Il mendicante e l’angelo di cristallo è il suo romanzo d’esordio anche se l’autrice ha scritto tanti altri lavori rimasti ancora inediti.

Ma leggiamo prima la descrizione che lei stessa fa di sé e poi l’interessante intervista che ha rilasciato in occasione della presentazione del suo libro.

“Sono Rosetta Fazio, nata nel 60, in una notte di luna, andando verso il giorno 6 ottobre, in una casetta di un paesino calabro che si chiama Feroleto Antico, dove il progresso e’ arrivato di botto, nel decennio successivo alla mia nascita. Ho avuto la fortuna di conoscere la vita rurale ed artigiana e poi, man mano che gli anni scorrevano, il progresso tecnologico.  Che fortuna poter sentire le vibrazioni di entrambi i sistemi di vita.  Che opportunità mi ha dato la vita. Ed io mi sento di condividere le storie tra due mondi che si fondono.

Verso i cinque anni, quasi da autodidatta, ho imparato a leggere. Leggevo tutto cio che mi capitava tra le mani e quando trovavo per terra qualche rivista o foglio di quotidiano, con un legnetto giravo le pagine insudiciate trasportate dal vento.  Mi accompagnava la sensazione di scoprire chissa’ quali misteri leggendo. Poi ho iniziato a scrivere.

Nei miei tanti diari, ho descritto le mie emozioni e anche analizzato il comportamento e l`animo umano cercando correlazioni, spinte emotive, seguendo un ingenua e vorticosa sete di conoscenza. Appuntavo di tutto, sensazioni, descrizioni, frasi particolari, sogni simbolici o premonitori, avvenimenti. A dodici anni esprimevo in versi le sensazioni ed i pensieri, poi ho iniziato a scrivere racconti e favole.

Lavoro come decente da oltre 30 anni. Sono madre di tre figli e ora anche nonna. Ho vissuto intensamente ogni cosa e mi sono dedicata molto alle persone intorno a me. Ora mi dedico a molte piu` persone condividendo pensieri e sensazioni e chissa` che non possa aiutare con la mia scrittura altre persone  cosi’ come altri scritti di diversi autori hanno aiutato me. Ho attinto spesso ai miei racconti, adeguandoli al contesto, per intrigare, intrattenere, indurre a sprigionare la fantasia o per far comprendere atteggiamenti e conseguenze, nel lavoro e nel quotidiano.

Questo romanzo è nato con la “faccia tosta” di chi vuole affrontare il mondo ed ho ritenuto necessario pubblicarlo. Ho sempre sognato che diventasse un film. Oggi ho raggiunto i 60 anni ed essere un esordiente è un po contro corrente, ne sono consapevole ma ho molto da raccontare, gli anni sono esperienza e ricchezza interiore, mi sento giovane e in pista.

Oggi tutto condividono tutto, sui social, in tempo reale e forse il mio cammino è anticonvenzionale. D`altra parte è o non è il pensiero divergente che crea nuovi scenari?”

Su di lei e sulla sua passione per la scrittura ci sarebbe molto da dire, ma a me piace riportare questa interessante intervista  e che riporto qui di seguito.

“Oggi nel nostro consueto viaggio alla scoperta dei nostri autori più significativi vogliamo parlarvi di un libro di narrativa che riteniamo particolarmente interessante e desideriamo condividere con voi: “Il mendicante e l’angelo di cristallo” di Rosetta Fazio.

Qual è il tema principale del suo libro?

Il filo conduttore è l’Amore… È la “quint’essenza” della vita, come, secondo alcuni studiosi, afferma Einstein in una lettera dedicata a sua figlia Leiserl. È “l’amore che move il sole e l’altre stelle” come recita Dante Alighieri. È il “vero amor che risiede nell’eternità, nell’Hic et Nunc… è Caritas…”secondo S. Agostino. L’amore è “amicizia basata sul bene reciproco” (Aristotele) e “… desiderio dell’anima di tornare da dove viene…” (Platone). Per me, l’Amore è la musicalità dell’Universo in connessione con tutti gli esseri esistenti. Amare vuol dire sentire la vibrazione dell’anima mia e dell’altro. L’amore è luce; che si rende visibile sul volto degli innamorati. È eternità, poiché ogni amore è un sigillo unico e indelebile e crea un ponte tra chi si ama.

Che cos’è la “chiave di cristallo”?

È il Dono, poiché offro all’altro “la chiave” per entrare attraverso ogni porta che conduce ai tanti scrigni dentro me. Il cristallo affascina per la struttura, la brillantezza, i giochi di luce dai fasci arcobaleno… ma è molto di più. Il cristallo viene impiegato nelle sofisticate nanotecnologie come in antiche terapie di riequilibrio dei chakra e gli si attribuisce il potere di mantenere in equilibrio le forze dell’Universo. Per me il cristallo è gioia; sia per gli occhi che per l’anima. Amo pensare che sia la forza di collegamento tra lo scibile e l’incognito, il visibile e l’invisibile… “il portale” tra le dimensioni… dell’io e del tu. Certamente protagonista di tante fiabe e leggende, come i tredici teschi di cristallo. La celebrazione del fascino della grotta dei cristalli, è il prossimo libro che mi accingo a leggere e ad ammirarne le foto: “NAICA le grotte di cristallo”.

Questo libro vuole essere un modo per rendere visibili “gli ultimi”?

Mi piace la frase del Vangelo “gli ultimi saranno i primi”, fa riflettere. Andare oltre le apparenze. A volte delle grandi anime si nascondono in coloro che la società considera gli “ultimi”. Anche loro avrebbero molto da dire e da dare e, hanno dentro la loro storia e il loro mondo da condividere per poter ampliare e poter amplificare quella ch’è l’esperienza umana di chiunque, di ognuno di noi. “Gli ultimi” vanno riabilitati, innanzitutto, come “esseri umani”, con bisogni ed esigenze, come ognuno di noi, e dobbiamo valutare tutto questo! Possiamo veramente fare di più; dobbiamo allearci perché non ci sia più modo di pensare che i poveri siano “scarti dell’umanità”. Siamo tutti parte di un Grande Corpo, e ci aiutiamo l’un l’altro per crescere al meglio, ognuno secondo le proprie capacità e possibilità. Basterebbe pensare: “e se fossi io al suo posto?”. Incontrai Lorenzo a Firenze, una mattina di Aprile. Avevo tempo per dedicarmi e gli offrii un caffè in un bar del centro. Ascoltai il racconto della sua Vita, intensa e unica e rimasi affascinata dalla sua filosofia della quotidianità… Aveva una parola per chiunque passasse di là. Si sedeva sui gradini di un vecchio palazzo e chiamava tutti per nome. “Come sta tua madre, si è ripresa dall’influenza?” “Hai superato bene l’esame?” “Bravo, si capisce subito che sei in gamba!” Aveva la parola giusta per consolare o gratificare o sostenere. Incredibile! “Alcuni giorni la gente è più generosa di altri, ma il bisogno di essere visti è sempre uguale!”. Lorenzo mi mostrò una maniera semplice ed efficace di essere vicino agli altri. Una persona speciale che non scorderò mai. Vorrei tanto che molti si sensibilizzassero!

Qual è il suo consiglio per gli aspiranti scrittori?

Non temere di metterti in gioco! Non aspettare a lungo, come ho fatto io! Ognuno ha un messaggio unico da regalare al lettore, nonostante la quantità di libri.

Quali sono i suoi futuri progetti di scrittura?

Ho quasi completato un Fantasy che amo moltissimo. Breve ma intenso. Inoltre, scrivo il diario fin fa bambina e alcune pagine sono davvero poetiche e da condividere. Sono attimi di vita vissuta, di considerazioni e riflessioni. Domande che fanno sorgere domande. Interrogativi che mi hanno accompagnato nella crescita quotidiana. È stupefacente comprendere il percorso di crescita psicofisica e percepire, attraverso gli scritti l’elevarsi della vibrazione dell’anima che intravede nuove dimensioni dell’esistenza!

Rosetta Fazio è stata un’ottima interlocutrice e desideriamo ringraziarla per il suo intervento. Vi invitiamo ancora una volta a leggere “Il mendicante e l’angelo di cristallo” e vi aspettiamo, come di consueto, per la prossima intervista. Buona lettura.»

 

Franco Falvo

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