RICORDO DI DON GIULIO FAZIO AD 11 ANNI DALLA SCOMPARSA

RICORDO DI DON GIULIO FAZIO AD 11 ANNI DALLA SCOMPARSA

 

Lechy Walesa e don Giulio Fazio a Conflenti in occasione del premio della Riconciliazione nel 1977

Lechy Walesa e don Giulio Fazio a Conflenti in occasione del premio della Riconciliazione nel 1977

IL 25 APRILE DI UNDICI ANNI FA MORIVA A FEROLETO ANTICO DON GIULIO FAZIO: SACERDOTE E POETA

( articolo di Franco Falvo). Sono trascorsi undici anni dalla scomparsa del parroco  di Feroleto Antico don Giulio Fazio. Il 25 aprile del 1999 un infarto interrompeva la sua vita terrena. Ma  chi era  don Giulio Fazio ? Quale importanza rivestiva per il paese e per il circondario?   

Nato a Feroleto Antico il 7 ottobre del 1940 e figlio di Beniamino Fazio e di Giuseppina Miceli, alla sola età di due anni rimase orfano di padre. Con grossi sacrifici la madre mantenne Lui e Lina, la sorella più grande, agli studi. La vocazione religiosa per Giulio è arrivata quando frequentava gli ultimi anni del  liceo ginnasio. Infatti dopo aver superato brillantemente gli esami del terzo liceo entrò nel seminario di Catanzaro ed il 7 ottobre del 1964 fu ordinato presbitero.

nel decennale della morte l'istituto Comprensivo di Feroleto è stato a lui dedicato

nel decennale della morte l'istituto Comprensivo di Feroleto è stato a lui dedicato

Fu vice parroco prima e parroco poi di Sant’Andrea Apostolo in Conflenti ; nello stesso periodo fu Rettore anche del Santuario Mariano diocesano di Visora. All’inizio del ministero per due anni fu Assistente Scouts a Nicastro e Assistente diocesano del C.S.I. Per dieci anni fu insegnante di matematica nel Seminario diocesano e per altri dieci fu insegnante di religione in diverse scuole superiori di Nicastro; lavorò infine altri 18 anni come segretario in varie scuole statali.

la piazzetta d'innanzi alla sua abitazione oggi porta il suo nome

la piazzetta d'innanzi alla sua abitazione oggi porta il suo nome

Dal mese di dicembre del 1985 don Giulio era  responsabile della parrocchia di Feroleto Antico dove per due anni fu anche responsabile della locale Casa degli Anziani . Molti sono i ricordi che Egli ha lasciato nel suo paese natio come la chiesetta del Silenzio costruita per sua volontà e che conserva molte icone da Lui stesso realizzate e tantissime testimonianze di Fede . Fra le altre cose avviate e che hanno coinvolto tutti i parrocchiani vanno ricordati il gruppo liturgico, il gruppo catechisti, il gruppo Caritas, il gruppo catechismo degli adulti, il gruppo giovani ed il gruppo famiglia. Per quanto riguarda il lato artistico del sacerdote vanno ricordate  tre ampie raccolte  di poesie in vernacolo calabrese dal titolo : “Rucciuli” ( 1979) , “Serratura do tuttu”(1981), “Pruverata alla fhine” ( 1982) , molto apprezzate dagli storici locali e che ci aiutano a comprendere e a scoprire il suo spirito sensibile ed il suo amore verso il paese natio. Don Giulio aveva fondato anche il R.A.S.C.L., una fraterna associazione tra vecchi compagni di scuola con i quali periodicamente si incontravano per trascorrere delle serate in allegria ed in meditazione.

Un po timido e schivo a mettersi in mostra don Giulio aveva trascorso gli ultimi anni un po sofferente a causa di un infarto che lo indebolì moltissimo. Ma Lui , malgrado ciò, sino al giorno della sua chiamata di Dio, svolse sempre con impegno e responsabilità la sua missione di pastore.

Lo scorso anno, a dieci anni dalla sua morte, l’amministrazione comunale gli ha dedicato la piazzetta d’innanzi alla sua abitazione e nella stessa occasione  anche l’istituto Comprensivo del luogo ha preso il suo nome.

                                                                          FRANCO FALVO

Franco Falvo

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