GIUSEPPE GALLO . UNO STRANO PERSONAGGIO CHE NON PASSA INOSSERVATO!!

GIUSEPPE GALLO . UNO STRANO PERSONAGGIO CHE NON PASSA INOSSERVATO!!

L'ARTICOLO APPARSO SULLA GAZZETTA

L'ARTICOLO APPARSO SULLA GAZZETTA

Quando giunse a Feroleto Antico alcuni fa un po ci stupì con i suoi racconti a metà tra la realtà e la fantasia facendoci quasi credere di essere giunto nel suo paese natio solo per sostare alcuni giorni e proseguire il suo viaggio per una particolare ed importante missione. Ma così non fu….Le cose andarono diversamente …….. Nei giorni scorsi il “presunto ladro di energia elettrica ” – così titola un giornale che ha pubblicato la notizia ( Gazzetta del Sud 9 febbraio 2013) – ha dichiarato di far parte dei “ Knights of Columbus”. Beh, a quanto mi ha raccontato personalmente alcuni anni fa in un intervista che gli feci al suo arrivo dal Canadà Giuseppe Gallo mi raccontò diversi eventi ed avventure della sua via. Senza aggiungere o togliere nulla a quello che già scrissi e senza commentare riporto parte di quell’ articolo che fu pubblicato sul Quotidiano della Calabria a mia firma, notizie in parte documentate da ritagli di giornali che custodiva gelosamente nella sua valigia e notizie che in parte non so se definire “reali o frutto della sua fantasia”. Ognuno di Voi, ascoltando la sua storia, ha elementi a sufficienza per tirare le sue conclusioni.

“FEROLETO ANTICO. E’ una storia che ha veramente dell’incredibile soprattutto a sentirla raccontare direttamente dal protagonista. E’ la storia di Giuseppe Gallo, un emigrato calabrese che vive in Canada e che è ritornato nella sua terra d’origine, a Galli di Feroleto Antico, per una breve sosta e per esporre nel suo paese natio un nastro da lui realizzato, lungo quaranta metri e sul quale sono riportati i nomi delle tremila vittime delle torri gemelle di New York. Di lui, delle sue strane disavventure ed iniziative ne hanno parlato di recente alcuni giornali americani anche perché Gallo oltre ad avere vissuto direttamente una serie di avvenimenti che possono essere definiti al limite della normalità, nel corso di questi ultimi dieci anni una serie di coincidenze lo hanno convinto ad intraprendere alcune strane iniziative l’ultima delle quali è quella di portare la pace nei 91 Paesi di provenienza delle tremila vittime dell’11 settembre. Infatti Gallo stà allestendo un camper con alcune scritte che incitano alla pace e con il quale girerà il mondo per portare un messaggio di amore e di fratellanza ai popoli della terra. Ma che cos’è che spinge Gallo ad operare in questo modo? Cercheremo di raccontarlo brevemente anche se sono talmente tanti gli avvenimenti “particolari e strani” o “miracolosi” se vogliamo, che hanno cambiato totalmente la sua esistenza. Giuseppe Gallo nel 1965, già maggiorenne, abbandona il suo paese per andare in America in cerca di lavoro. Da Galli, piccola frazione del comune di Feroleto Antico, abbandona i suoi amici e si trasferisce in Canada. In poco tempo riesce ad affermarsi come cantante e a realizzare i suoi sogni giovanili. E’ molto apprezzato ed ottiene subito una certa notorietà. Suona nei locali e nelle piazze di tutto il Canada fin quando un giorno decide di smettere con questa vita e avverte la necessità di fermarsi in un luogo e formarsi una famiglia. Si sposa, nascono quattro figli e lui apre un azienda per la produzione di scale in alluminio e subito riesce ad entrare nel mercato e a farsi un nome. Compra una piccola casa che nel giro di poco tempo trasforma in una splendida e lussuosa villa dove vive serenamente insieme alla sua famiglia. Ma a partire dal 1990 iniziano ad abbattersi su di lui e sulla sua famiglia una serie di disgrazie inarrestabili e misteriose ma che capirà solo più tardi che esse sono riconducibili ad una serie di messaggi inviategli dalla madonna di Fatima.

Tutto ha inizio con un terribile incendio che gli distrugge la sua maestosa villa. Dopo qualche mese il suo figlio maggiore si ammala di cancro ; è in fin di vita ma solo dopo due interventi chirurgici riesce a guarire. Giuseppe Gallo in questo periodo di degenza del figlio viene colpito da un infarto che supera miracolosamente. Appena si rimette si ammala gravemente anche il figlio più piccolo, Andrea di dodici anni. Gli diagnosticano un problema serio al cervello dovuto ad una caduta in fasce quando era ancora in ospedale. Il ragazzo rischia di morire e quando tutti i medici lo davano per spacciato, lo operano senza quasi nessuna speranza di superare l’intervento. Misteriosamente il ragazzo guarisce e riacquista la normalità. Come Andrea esce dall’ospedale si ammala nuovamente di tumore il figlio grande e viene operato per ben altre due volte. Ma ancora le disgrazie non sono finite. Durante questo periodo di degenza di Andrea Giuseppe Gallo va con la sua bici a comprare una pizza a suo figlio ma viene investito da un auto. Scaraventato a terra tutti lo davano per morto. Ma lui, dopo alcuni minuti, si rialza come se niente fosse accaduto e chiedendo scusa alla gente che si era raccolta attorno a lui, porta la pizza al figlio. Ma a queste disgrazie il Gallo dà una sua interpretazione. Non sono solo coincidenze ma è convinto che è la Madonna di Fatima a guidarlo e a dargli alcuni suggerimenti. Infatti quando suo figlio si trovava in ospedale per essere operato dal cervello lui ritrovò, prima dell’intervento, in una tasca, un immagine di quella Madonna e cos’ i’ in altre occasioni. Infatti nel 2002 – non sa spiegarsi come – si recò in un negozio di stoffa e acquistò il materiale per realizzare un nastro lungo quaranta metri. Su di esso, con molta pazienza, riportò tutti i nomi delle tremila vittime delle torri gemelle. Con questo nastro- sempre guidato da una forza occulta- si è recato poi, nel giorno dei morti, nella chiesa di Santa Caterina in Missagua (Canada) per far celebrare una messa in onore alle tremila vittime. Nel 2003 si è recato a Ground Zero di New York dove ha srotolato il nastro intorno al quale migliaia di persone si sono radunate, commosse ed in spirito di preghiera, per rendere omaggio a quei nomi. Sempre lo scorso anno per il Columbus Day e su suggerimento del cardinale di New York, Hegan, il nastro è stato portato in corteo per tutta New York da 18 ragazze . Ora il nastro si trova esposto a Galli, paese d’origine di Giuseppe Gallo, affinchè anche il suo paese natio possa rendere omaggio alle tremila vittime. Dopo ferragosto Gallo, convinto che tutto ciò che stà realizzando proviene da un disegno divino, da una volontà superiore che lo ha scelto per fare queste cose, riprenderà il suo viaggio da Feroleto Antico, passerà per Roma dove sarà ricevuto dal Papa ed attraverserà l’Europa per portarsi nel nord America da dove riprenderà la sua missione di pace.”

Franco Falvo

Franco Falvo

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