TAGLIO DEL NASTRO PER LA MOSTRA DI FABIO DAL MOLIN

TAGLIO DEL NASTRO PER LA MOSTRA DI FABIO DAL MOLIN

FEROLETO ANTICO. Alla presenza  di don Roberto Tomaino, segretario del vescovo della diocesi lametina, di Pietro Fazio , sindaco di Feroleto Antico e di Carmelo Carchidi, comandante della locale stazione dei carabinieri è stata inaugurata la mostra artistica  del pittore piemontese Fabio Dal Molin. La mostra, allestita negli ampi locali di palazzo Cosentini, ha visto altresì la partecipazione di

FABIO CON DON ROBERTO TOMAINO
FABIO CON DON ROBERTO TOMAINO

un numeroso pubblico e di numerosi rappresentanti dell’amministrazione comunale e di associazioni locali. Tema prescelto di questa esposizione d’arte, che rimarrà aperta sino al prossimo 20 agosto,  è il ” VULTUS CHRISTI”, Il Santo Volto tra Arte, Mistica e Fede. L’ artista, conosciuto ed apprezzato non solo in Italia ama anche all’estero soprattutto per il tema delle sue opere che si ispirano all’arte sacra, ha illustrato brevemente la tecnica utilizzata nella realizzazione delle sue opere sottolineando di come i temi scelti nelle sue raccolte artistiche ci immergono in un qualcosa di trascendentale e spirituale che ci portano ad un contatto diverso con il

IL PUBBLICO
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modo di intendere l’arte. Ed ecco che la natività, la Melanconia, la Fede, la Croce, lo Spirito Consolatore e l’Avvento, sono solo alcuni temi che nei suoi studi artistici hanno partorito delle opere uniche e rare di arte sacra. Inoltre Fabio Dal Molin ha spiegato che il suo modo di intendere l’arte è soprattutto rivolto ad una continua ricerca, attraverso un’ approfondimento   biblico e teologico, della figura di Gesù. Ed ecco che alcune opere vengono perfezionate nel corso degli anni arricchendosi di nuovi particolari anche perché – ha

FABIO CON FILIPPO D'ANDREA
FABIO CON FILIPPO D’ANDREA

sottolineato – rappresentare il volto di Cristo significa rappresentare un volto di una persona vissuta duemila anni fa e che nella bibliografia biblica viene  descritta non sempre allo stesso modo. E di qua la necessità dell’artista di immergesi nello studio per cogliere sempre nuovi particolari ed aspetti di una figura misteriosa difficile da rappresentare con assoluta autenticità. A conclusione del suo intervento, – definito da alcuni critici  nell’ esposizione di Nizza del 6 maggio del 2011 “ un artista di grande sensibilità le cui opere d’arte di tematica religiosa sono pervase da un intensa ricerca del sacro, anche se non ambiscono a farsi opere d’arte liturgica vera e propria – un ricco buffet ed un momento di socializzazione ha concluso questa prima serata inaugurale.

FRANCO FALVO

Franco Falvo

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