CI HA LASCIATI SUOR NAZZARENA: UN ESEMPIO DI VITA E DI FEDE….

CI HA LASCIATI SUOR NAZZARENA: UN ESEMPIO DI VITA E DI FEDE….

suor NazzarenaMi è giunta poco fa la triste notizia che suor Nazzarena ha lasciato questa vita terrena. Quasi due anni fa ha  lasciato la nostra comunità per trasferirsi nella sua terra d’origine. Una decisione molto sofferta ma che comunque ha permesso  a suor Nazarena di poter trascorrere – dopo aver lavorato tantissimi anni al servizio degli ammalati e dei più bisognosi, sostenuta da una fede molto intensa – gli ultimi anni della sua vita  in  una tanto meritata tranquillità, necessaria per potersi curare. Per la nostra comunità ha rappresentato un punto di riferimento molto importante poiché aveva a cuore la salute delle persone anziane e di quelle che soffrivano. Tempo fa scrissi di lei poiché suor Nazzarena  della comunità di Feroleto Anticoaveva festeggiato i sessant’anni di vita religiosa e poi perché con molto rammarico e tristezza per l’intera comunità le suore furono trasferite da Feroleto Antico all’Oasi Bartolomea di Lamezia Terme. Suor Nazzarena, al secolo Assunta Tirolese, è giunta nella comunità di Feroleto  Antico nel 1979 per svolgere la sua missione di fede e di assistenza agli anziani e agli ammalati. Nel 2005 ha festeggiatato insieme alla comunità feroletana i suoi sessant’anni di vita religiosa, ricevendo gli auguri da parte di tutta la comunità nel corso di una celebrazione liturgica svoltasi nella chiesa di Santa Maria Maggiore e presieduta dal parroco don Pino Fazio e gli auguri della madre provinciale delle suore di Maria Bambina , suor Benedetta Scolaro. Suor Nazarena era nata a Campolongo Maggiore in provincia di Venezia nel 1924. I suoi genitori, gente semplice che lavorava la terra,  misero al mondo dieci figli, sei maschi e quattro donne. Lei, sino all’età di diciassette anni, ha condotto una vita normale, anche se i suoi genitori dovettero fare molti sacrifici economici per crescere una famiglia  così numerosa. A diciotto anni arriva la vocazione religiosa prima con il postulato e poi con il noviziato nelle suore di Maria Bambina di Onedifonte in provincia di Treviso. La vestizione arriva nel 1943 e dopo aver conseguito il diploma magistrale suor Nazzarena  si diploma anche come infermiera professionale. Cosicché comincia la sua vita di “suora infermiera” lavorando per molti anni nell’ospedale di Rovigo. Nel 1979 viene inviata per due mesi in una frazione di Nicastro, a San Mazzeo, e da qui a Feroleto Antico dove prende stabile dimora. A Feroleto non c’erano le suore ed il suo arrivo insieme ad altre due sorelle, suor Domitilla e suor Franca, segnò una svolta importante per la vita religiosa del paese. Infatti insieme al parroco del tempo, don Armando Augello, furono intraprese diverse iniziative a carattere sociale e caritatevoli, tra queste la nascita di una casa di accoglienza per gli anziani denominata successivamente  “Casa di riposo di Sant’Agostino” dove suor Nazzarena per molti anni vi ha lavorato come infermiera e come guida spirituale. Sino al 2004 suor Nazzarena si è occupata anche della gestione del santuario di Dipodi distante sette chilometri da Feroleto centro. Ma la sua dedizione maggiore è stata sempre quella di portare assistenza spirituale ed infermieristica agli ammalati, agli anziani, agli handicappati ed ai bisognosi. Gli ultimi anni trascorsi a Feroleto Antico li ha trascorsi vagando ininterrottamente da una casa all’altra per fare iniezioni, per portare le comunioni, per aiutare chi aveva bisogno di un consiglio o di una parola di conforto. Il suo unico mezzo di trasporto sono stati sempre i suoi piedi; era facile incontrarla per strada mentre si recava dai suoi pazienti sparsi non solo per il comune di Feroleto Antico ma anche per il vicino comune di Pianopoli e per le campagne. La sua lunga giornata – come lei mi aveva raccontato qualche anno fa- iniziava alle 5,30  con le preghiere e proseguiva  con le visite nelle case degli ammalati, con l’ascolto in serata della santa messa concludendosi a tarda sera nuovamente con un momento di socializzazione con le altre sorelle e con la recita delle preghiere. Suor Nazarena aveva pochissimo tempo libero che anziché trascorrerlo in relax preferiva impiegarlo realizzando dei caratteristici e preziosi crocefissi o corone del rosario con del materiale riciclato come nocciòli di olive, semi vegetali ed altri materiali di vario genere. I  preziosi oggetti realizzati a mano li dava in dono agli ammalati che andava a trovare e alle persone che avevano bisogno di qualche parola di conforto. Una religiosa che ha dato tanto alla comunità di Feroleto Antico ma soprattutto alle persone che soffrivano, una donna che ha sfidato sino all’ultimo suo giorno di vita le sue precarie condizioni di salute per stare insieme agli altri e portare il suo conforto e la parola di Gesù Cristo. Suor Nazzarena è stata una donna forte, che non si mai arresa e che malgrado la sua età avanzata ha sempre trovato la forza per percorrere a piedi molta strada per continuare a sostenere e ad aiutare chi ha bisogno. Una donna che veramente ha compiuto la sua missione di testimone di cristo su questa terra.                                                                            Franco Falvo

 

Franco Falvo

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