LA CHIESA UN LUOGO DI MERCATO? NON BISOGNAVA CERTO ASPETTARE PAPA FRANCESCO PER SCOPRIRLO!

LA CHIESA UN LUOGO DI MERCATO? NON BISOGNAVA CERTO ASPETTARE PAPA FRANCESCO PER SCOPRIRLO!

papa bergoglioBisognava aspettare Papa Francesco  per far luce sulle tante “pecche” della Chiesa dei giorni nostri? Come mai nessun Pontefice prima di Papa Francesco ha mai puntato così pesantemente  il dito contro chi ha fatto della Chiesa un luogo di mercato o un posto per fare carriera? Eppure Il Papa ha ribadito in questi giorni che  «La redenzione è gratuita» così come ha ribadito sino a poco tempo fa che nella Chiesa c’è molto marcio. Credo da tempo ci siamo accorti che nelle nostre chiese si nasconde molta ricchezza e non mi riferisco solo alla bellezza e ricchezza degli edifici sacri ma soprattutto  a quella di molti porporati. Sempre sentiamo predicare dall’altare  che non bisogna  inseguire la ricchezza, ne vivere nell’indifferenza, ne fare male agli altri, aiutare i più poveri, vivere con molta semplicità e così via…..Ma quanti parroci lo fanno? Quanti di loro servono il prossimo e si mettono al servizio degli altri? Quanti di loro sono capaci di vivere nella semplicità? O il loro è solo un mestiere come un altro per poter vivere dignitosamente visto che forse non sono riusciti ad affermarsi in altro modo? Sono molte le domande che spesso ci viene spontaneo porci e credo che spesso riusciamo anche a comprendere le risposte. Stà di fatto che finalmente a San Pietro un Papa pone il dito nella piaga- un Papa coraggioso aggiungo io-  cercando di portare sulla retta via chi abusa dell’abito che porta, chi da il cattivo esempio, chi crede di poter acquisire potere sugli uomini. Certo, i veri preti esistono e sono sempre esistiti, ne conosco alcuni, ma purtroppo oggi si contano sulle punte delle dita e a volte non sappiamo più  come comportarci o come vivere il nostro rapporto con Dio e se sia un bene fidarci di loro. Un tema molto delicato e che mette in discussione molti aspetti della nostra Fede e….mi piace riportare la frase di un mio vecchio amico, scomparso qualche anno fa, che diceva “ a volte più frequentiamo le parrocchie e più ci allontaniamo dalla Fede” , un tema molto delicato che andrebbe approfondito ma tralasciamo per adesso questa argomentazione relegandola ad altro momento. Riporto per intero un articolo  scritto dalla collega  Annachiara Valle apparso su FC online sul contenuto del messaggio del Papa.    (F.F.)

“Via i mercanti dal tempio. Il Papa spiega che la gente e buona e va al Tempio per Dio, non per i mercanti. «La gente è buona la gente andava al Tempio, non guardava queste cose; cercava Dio, pregava … ma doveva cambiare le monete per fare le offerte».  La gente andava al tempio, ma «lì c’era la corruzione che scandalizzava il popolo».

Il Papa ricorda l’episodio biblico di Anna, donna umile, mamma di Samuele, che va al Tempio per chiedere la grazia di un figlio: bisbigliava in silenzio le sue preghiere, mentre il sacerdote e i suoi due figli erano corrotti, sfruttavano i pellegrini, scandalizzavano il popolo. «Io penso allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento  con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità. Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c’è lì la lista dei prezzi per il battesimo, la benedizione, le intenzioni per la Messa».
E racconta un episodio di quando era sacerdote e una coppia di suoi amici per sposarsi e avere anche la messa aveva dovuto pagare due turni nella chiesa dove voleva sposarsi perché il segretario della parrocchia aveva spiegato che ogni cerimonia poteva durare solo 20 minuti. «Questo è peccato di scandalo. Noi sappiamo quello che dice Gesù a quelli che sono causa di scandalo: “Meglio essere buttati nel mare”. Quando quelli che sono nel Tempio – siano sacerdoti, laici, segretari, ma che hanno da gestire nel Tempio la pastorale del Tempio – divengono affaristi, il popolo si scandalizza. E noi siamo responsabili di questo. Anche i laici, eh? Tutti. Perché se io vedo che nella mia parrocchia si fa questo, devo avere il coraggio di dirlo in faccia al parroco. E la gente soffre quello scandalo. E’ curioso: il popolo di Dio sa perdonare i suoi preti, quando hanno una debolezza, scivolano su un peccato … sa perdonare. Ma ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente. Non ce la fa a perdonare! E lo scandalo, quando il Tempio, la Casa di Dio, diventa una casa di affari, come quel matrimonio: si affittava la chiesa».

Gesù non è arrabbiato, ma è «l’Ira di Dio, è lo zelo per la Casa di Dio perché non si possono servire due padroni: “o rendi il culto a Dio vivente, o rendi il culto ai soldi, al denaro. Ma perché Gesù ce l’ha con i soldi, ce l’ha con il denaro? Perché la redenzione è gratuita; la gratuità di Dio Lui viene a portarci, la gratuità totale dell’amore di Dio. E quando la Chiesa o le chiese diventano affariste, si dice che … eh, non è tanto gratuita, la salvezza … E’ per questo che Gesù prende la frusta in mano per fare questo rito di purificazione nel Tempio. Oggi la Liturgia celebra la presentazione della Madonna al Tempio: da ragazzina … Una donna semplice, come Anna, in quel momento, entra la Madonna. Che Lei insegni a tutti noi, a tutti i parroci, a tutti quelli che hanno responsabilità pastorali, a mantenere pulito il Tempio, a ricevere con amore quelli che vengono, come se ognuno di loro fosse la Madonna».
                        21 novembre 2014”                                                                                           Annachiara Valle

 

Franco Falvo

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