ALLA BIBLIOTECA DI FEROLETO SI LEGGE JULIET GRAMES

ALLA BIBLIOTECA DI FEROLETO SI LEGGE JULIET GRAMES

Una lodevole iniziativa quella che si è svolta nella biblioteca Enzo Siciliano di Feroleto Antico. Leggere e discutere del libro della Juliet Grames, la scrittrice italo-americana di origine feroletane, è senz’altro un modo per conoscere un autore di un certo spessore culturale pur essendo al suo primo romanzo d’esordio. Come ho raccontato nel mio libro *Il coraggio di Cambiare” ho avuto il piacere di conoscere Juliet Grames all’inizio del 2015, qualche mese prima della mia partenza per l’Europa.Era venuta in vacanza a Feroleto Antico per raccogliere testimonianze ed elementi utili per la stesura del suo primo romanzo dal titolo “La storia di Stella Fortuna che mori’ sette o forse otto volte”, un libro edito nel 2019 dalla casa editrice americana Herper Collins con oltre 500 pagine e che sta riscuotendo tutt’ora un successo internazionale essendo stato pubblicato gia’ in numerose lingue e paesi del mondo.

Avevo portato Juliet Grames, che in America lavora come redattrice di una importante Casa Editrice, a visitare il museo storico di Feroleto Antico. Lei, con il suo taccuino a portata di mano, con il suo italiano molto scorrevole per essere una donna che ha vissuto sempre in America e, con uno spiccato senso di curiosità, aveva preso nota di tutto quello che le avevo raccontato. L’avevo portata a visitare anche alcuni scorci caratteristici di Feroleto Antico, spiegandole che purtroppo l’emigrazione che si era verificata nel corso degli ultimi decenni, aveva ridotto il paese in un luogo semiabbandonato.

Dopo questo nostro interessante incontro ci siamo persi di vista.

Ma nel mese di agosto del 2020, dopo cinque anni da quella nostra lunga e piacevole chiacchierata avvenuta all’interno del Museo storico e durata alcune ore, ricevevo una sua e-mail. Mi scriveva per ringraziarmi per averla aiutata a raccogliere importanti informazioni per la stesura del suo romanzo, ambientato in parte nella Calabria del primo novecento, ed in parte nell’America post-bellica.

La Grames mi aveva anche citato nel suo libro per ringraziarmi. Avevo gioito del fatto che si era ricordata di me ed avevo anche provato emozione nel sentire che il suo capolavoro di esordio stava riscuotendo un successo internazionale. Lei, che in Calabria non c’era mai stata, ad eccezione di una breve vacanza organizzata per raccogliere elementi utili per la stesura del suo romanzo, ne aveva parlato come se avesse sempre vissuto in questo luogo. Credo che sia uno dei piu’ bei romanzi storici che ho letto nel corso di tutta la mia vita, un libro che ti prende e ti tiene col fiato sospeso sin dalle prime pagine raccontando con dovizia di particolari una storia molto interessante e commovente, abbracciando quasi un lungo secolo di storia attraverso l’emigrazione per l’America di una famiglia come tante avvenuta nei primi decenni del 1900. Non a caso il libro è stato già tradotto in numerose lingue e si stà vendendo in tante Nazioni. Pertanto mi complimento con gli organizzatori dell’iniziativa auguro a tutti di non perdersi la lettura di questo stupendo libro che abbraccia quasi un secolo di storia.

                                                                                   Franco Falvo

 

Franco Falvo

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